
L’oratorio San Luigi è senza dubbio una realtà viva e presente nella parrocchia di Belgioioso. La prima sede del Circolo San Luigi era alla Casa San Giuseppe nel cortile che ospita l’abitazione del cappellano. C’era una sala ricreativa per i ragazzi, una sala di riunioni per uomini e un salone per il teatro. Il parroco don Ghia, nel 1910 decise di comperare il terreno in fondo a via Sgarzetta (oggi via Tre Martiri) e nel novembre dello stesso anno iniziò la costruzione del teatro e durante l’anno successivo si completarono i lavori con la pavimentazione del palco, la costruzione del portico in cortile e del piano superiore adibito ad abitazione del curato. L’inaugurazione del nuovo oratorio avvenne il 10 settembre 1911 alla presenza del Vescovo.
Fino agli anni settanta del secolo scorso era un luogo esclusivamente frequentato da ragazzi e uomini (le ragazze e le donne frequentavano l’istituto delle suore canossiane) che si ritrovavano per seguire la dottrina o passare del tempo insieme seguendo le programmazioni cinematografiche che dal 1934 divennero sonore e parlate.
Un importante ampliamento fu attuato nel 1925 con la costruzione della chiesina annessa all’oratorio e dedicata a San Giuseppe, voluta dalla contessa Rachele Melzi d’Eril in memoria del figlio Giuseppe Ludovico, morto a 39 anni il 12 giugno 1925.

Nonostante la generosità di molti, l’oratorio ha sempre avuto bisogno di contributi che la popolazione donava generosamente; nel 1933 furono anche emesse delle azioni da 2 e 5 lire, con l’acquisto delle quali si diventava benefattori.
Momenti importanti della vita oratoriana erano la festa di San Luigi che si celebrava l’ultima domenica di giugno dopo un periodo di preparazione che durava sei settimane e il giorno di San Pietro, in cui si assisteva allo spettacolo dei fuochi d’artificio e alla rappresentazione teatrale messa in scena dalla Compagnia filodrammatica.

Il Corpo bandistico Santa Cecilia e la squadra calcistica Constantes trovarono nei ragazzi che frequentavano questo luogo allievi che si appassionarono alla musica e all’attività sportiva. Negli anni cinquanta Mons.Battista Clerici acquistò il terreno dove sorse il campo “San Michele” su cui la società calcistica locale ha giocato fino ai primi anni novanta.
(continua)