FORMAZIONE LITURGICA IN PARROCCHIA
Tratto da DESIDERIO DESIDERAVI, Lettera Apostolica di Papa Francesco sulla formazione liturgica del popolo di Dio
«Abbiamo bisogno di una seria e vitale formazione liturgica!» (DD 31). Con questo appello papa Francesco invita le comunità cristiane ad una ripresa di quello slancio formativo che ha caratterizzato l’azione pastorale nell’immediato post-concilio, per tornare a riscoprire «ogni giorno la bellezza della verità della celebrazione liturgica» (DD 21). Infatti, in questi ultimi anni, il dibattito sulla questione liturgica è stato «deturpato da una superficiale e riduttiva comprensione del suo valore» e «da una sua strumentalizzazione a servizio di una qualche visione ideologica» (DD 16) distogliendoci così dall’impegno di trovare risposte alla domanda fondamentale: «Come tornare ad essere capaci di leggere e vivere i simboli? Come continuare a stupirci di ciò che nella celebrazione accade sotto i nostri occhi?» (cfr. DD 24-26).
L’autentica formazione liturgica, infatti, non è una comprensione intellettuale, quanto piuttosto una pratica esperienziale: un esercizio dello sguardo che conduce il fedele a scorgere gradualmente la realtà che giace dietro le cose. La liturgia, infatti, non si esprime per concetti, ma per realtà: parole, gesti, oggetti, spazio, essa è un mondo di vicende misteriose divenute figura sensibile. Vi sono, infatti, delle dimensioni fondamentali della vita che si addensano attorno ad alcune simboliche che vanno nuovamente riconosciute, frequentate, praticate; un’opera di “alfabetizzazione dell’incanto” attraverso l’esperienza di quella misteriosa trama di linguaggi gestuali e verbali di cui la liturgia e la catechesi sono state per lungo tempo custodi e pedagoghi.
La parola formazione viene comunemente associata ad un processo cognitivo, razionale attraverso cui si ricevono ed assumono delle informazioni. In realtà, per sua stessa definizione (form-azione) essa indica un processo, un’azione appunto, in grado di trasformare quanti ne sono coinvolti. Per questo, un’autentica e vitale formazione liturgica non è mai da intendersi come un apprendimento esclusivamente cognitivo, quanto nel porsi in quel processo di trasformazione che la liturgia stessa, in quanto azione di Dio, è capace di realizzare e attuare. La formazione liturgica è dunque un’opera trasformante in grado di plasmare in noi la forma viva del corpo della Chiesa. A partire dalla Sacrosanctum Concilium (cfr. SC 14) e nei successivi documenti magisteriali e pastorali, troviamo in modo costante l’esortazione a promuovere con impegno la formazione liturgica quale opera assolutamente necessaria, tanto quanto la riforma dei riti e dei testi. Tuttavia, la vera questione, ancora irrisolta, è: come formare? quale formazione? Oggi, possiamo certamente constatare non solo una generale crisi educativa, ma assistiamo ad una vera e propria emergenza formativa all’interno dello stesso ambito liturgico. In particolare, a quella «educazione a celebrare bene, per lasciare che Dio stesso ci educhi nel celebrare». Resta dunque necessario formare a celebrare, attraverso il contributo dei diversi percorsi formativi alla liturgia, così come occorre, nel contempo, saper cogliere e valorizzare in modo sempre più profondo e consapevole il valore educativo della liturgia stessa (formazione attraverso la liturgia). Soggetti della formazione: laici, catechisti, lettori, cantori, direttori di coro, ministranti…tutti coloro che servono la Liturgia dei suoi diversi ambiti e contesti. Coloro che “animano” la liturgia sono chiamati a vivere un cammino di formazione, per essere anzitutto consapevoli del servizio che vivono per la comunità, e, non da meno, comprendere ciò che si compie. Agnoscite quod agitis…. Renditi conto di ciò che farai…
GREST 2024
Un grazie di cuore a tutti coloro che hanno reso ancora una volta possibile la fantastica esperienza del Grest del nostro Oratorio. Un grazie di cuore alle famiglie che hanno avuto sempre fiducia “nel tempo e nello spazio dell’oratorio”. Un grazie di cuore a Luca Gregorelli per la presenza e la costanza nell’educare giovani che sappiano prendersi cura dei più piccoli. Un grazie di cuore agli 80 animatori ed educatori che in questo mese estivo e durante l’anno hanno camminato a servizio dei più piccoli e della loro stessa formazione. Un grazie di cuore ai volontari, che con pazienza e costanza si sono turnati per coprire i vari ambiti logistici oratoriani (non solo durante il Grest ma anche durante l’anno). Un grazie ai benefattori che hanno contribuito a sostenere anche economicamente questo esperienza. Non da ultimo, grazie ai 260 bambini e ragazzi che hanno dato il massimo in queste quattro settimane, cercando di essere sempre più consapevoli che camminare insieme è bello. A noi adulti hanno tanto da insegnare: saper stare BENE INSIEME. A tutti il buon proposito, nel nuovo anno pastorale, di camminare con una marcia in più, nella presenza, nella formazione e nella testimonianza. La comunità pastorale (Belgioioso, Filighera e Torre) cresce anche nella misura in cui ognuno si fa dono per la comunità stessa. Buona estate e buon cammino
VITA PARROCCHIALE
RACCOLTA GENERI ALIMENTARI PER LA NOSTRA CARITAS PARROCCHIALE: Necessitano in particolare: OLIO TONNO CAFFE PASSATA POMODORO BISCOTTI LATTE ZUCCHERO CARNE IN SCATOLA RISO FARINA …. grazie di cuore già da ora per la vostra generosità
Durante la notte bianca di Belgioioso di sabato 13 sarà allestito sul sagrato un banchetto di beneficenza pro oratorio.
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Nel prossimo anno pastorale, alcune sale risistemate del nostro oratorio, saranno intitolate a figure di Santi che nella loro testimonianza evangelica sono stati punti di riferimento, e lo sono tuttora, dei giovani.
