
E’ stato un successone la prima di FANTASMHOTEL, lo spettacolo comico musicale della Compagnia Teatro Giovani.
Un fallimento come bruciacristi, i belgioiosini si riscoprono popolo di attori molto poco dilettanti.

Ottavio, un giovane squattrinato e scansafatiche, riceve un’inaspettata eredità da un nobile e ricco zio di cui neppure ricordava l’esistenza: il barone Lamberto. Per entrare in possesso del tesoro il nipote dovrà rispettare alcune volontà testamentarie che gli vengono comunicate una volta giunto nel decadente castello in cui risiedeva il…”de cuius”. E proprio l’antico maniero sarà il teatro dell’intera vicenda.
Il testamento prevede che Ottavio debba dimostrare, sotto lo sguardo vigile del maggiordomo Anselmo, di saper amministrare i beni di cui potrebbe entrare in possesso. Per questo il giovane trasforma il vecchio e decrepito castello dello zio in un lussuoso hotel, il FANTASMHOTEL! Sì, perché quel furbastro di Lamberto non sta di certo a guardare: dall’alto del quadro che lo ritrae, il fantasma del barone è in contatto costante con Anselmo (l’unico che lo può vedere e sentire) per tenersi aggiornato ed intervenire nei momenti più critici. Inutile dire che non scommetterebbe una “cucuzza” sul successo del nipote!
Invece, ben presto gli affari sembrano andare per il meglio: l’hotel si popola di nuovi clienti alla ricerca di un’eccitante evasione dalla monotonia della vita coniugale ed Ottavio, aiutato da una furba direttrice appena assunta, si prodiga perché il loro soggiorno possa essere il migliore possibile. Non si accorge però che qualcuno sta cercando di usarlo per arrivare al tesoro del barone il quale, nel frattempo invaghitosi di una “antica” dama del quadro, rischia di farsi sfuggire la situazione di mano.
Ma proprio la dama farà in modo che Lamberto si accorga di quel che sta succedendo e vi ponga rimedio punendo i responsabili e ricredendosi sulle capacità di Ottavio.
Uno spettacolo comico (remake di una prima versione messa in scena nel 2000) da seguire con il fiato sospeso in cui nulla è davvero quello che sembra…fino all’ultima gag!